La sicurezza sul lavoro

19 Febbraio 2022 presso Sala Paolo VI, via Gezio Calini 30, Brescia

La prevenzione degli infortuni non sempre è sintetizzabile nei buoni risultati statistici, nei metodi efficaci o nella formazione del personale: è prima di tutto una cultura di vita. Infatti, ha come obiettivo strategico il:

“Soddisfare bisogni e aspettative di un lavoratore in un ambito che garantisca e tuteli il lavoro sicuro”.

La prevenzione degli infortuni dà quindi centralità “alla persona” in quanto tale, ed è in questo che risiede il suo valore etico. Ciò che è messo al centro rappresenta il punto di riferimento, la guida, la norma, la giustificazione dell’agire. Per questo si parla di neutralità e centralità del lavoratore o meglio di centralità della risorsa umana.

La neutralità sta proprio nel fatto che la cultura della prevenzione degli infortuni, si focalizza sulla persona in quanto tale, senza i distinguo di sesso, età, cultura, status economico. Si focalizza sulla persona per coglierne, grazie ad un suo coinvolgimento, le potenzialità, le attitudini e poter creare con Lei le condizioni ottimali di lavoro.

Ciò significa che parlando di sicurezza sul lavoro, dobbiamo imparare ad ascoltare anche i lavoratori, prendendo atto della loro esperienza e di come la stessa si è evoluta nel tempo.

Per quanto riguarda la prevenzione in senso più generale, evidenziamo che molti incidenti si verificano già nell’età scolare, eppure la prevenzione nelle scuole primarie è affidata alla sensibilità del singolo insegnante e non è viceversa imposta da programmi Ministeriali.

Serve un deciso cambiamento di rotta!

Ma, attenzione, si può favorire un cambiamento consapevole nella prevenzione degli infortuni, solo attraverso un processo di condivisione dei valori.

Il lavoro il gruppo può allora diventare opportunità di condivisione dei valori e di proposte di miglioramento, e grazie all’avvento delle tecnologie abilitanti d’Industry 4.,0 può scoprire nuove opportunità di prevenzione.

Ma attenzione, per contrastare questo drammatico fenomeno, si deve cambiare la cultura anche nelle nuove generazioni, non con le leggi, ma con la testimonianza di tutti nelle attività di prevenzione.

Mario Gibertoni – Presidente StudioBase – Brescia